Seno: un bene da proteggere

È un semplice esame radiologico che non richiede punture, tagli o prelievi; non è pericoloso perché le moderne apparecchiature emettono dosi di raggi molto basse. Bastano meno di 10 minuti per effettuarlo.
Eppure la mammografia, per la sua capacità di riconoscere più dell’80% dei tumori anche se piccolissimi, per la sua semplicità, è il test che meglio si presta alla lotta, preventiva, contro il tumore al seno.
Ma basta il solo esame mammografico?
Generalmente sì. A tutte le donne è però raccomandato di fare attenzione alla comparsa di noduli o di altre irregolarità nel periodo compreso tra due mammografie di screening. In questi casi è sempre opportuno un vero e proprio consulto senologico con un medico specialista.
Quali sono i possibili inconvenienti?
Di regola nessuno. Tuttavia in un numero limitato di casi è necessario ripetere la mammografia a causa di difetti tecnici nella sua esecuzione. È possibile, ma di rado, che lo screening non riesca a evidenziare tumori che pure esistono. Esiste inoltre la possibilità opposta, quella cioè che la mammografia faccia sospettare l’esistenza di un tumore quando in realtà non c’è, procurando ansia e disagio ad alcune donne; anche questi casi sono poco frequenti.
Richiedi una visita senologica: pochi minuti possono rassicurarti per molto tempo nei mesi successivi.
(23 gennaio 2008)

1 commento:

Anonimo ha detto...

C'è un interessante spazio di domande-risposte al medico specialista sul sito di Unisalute...

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